lunedì 19 luglio 2010

Il caso Rodarte

Attenzione: la collezione Rodarte è stata ritirata, come vi ho spiegato qui.
Le stiliste Kate e Laura Mulleavy di Rodarte hanno creato un vero caso: la loro collaborazione con M•A•C e la recente pubblicazione dei nomi dei prodotti hanno suscitato in rete un gran clamore perchè Juarez (nome assegnato a uno degli smalti) è cittadina messicana al confine con il Texas tristemente non nota per essere teatro di numerosissime violenze sulle donne.
Infatti Ciudad Juarez è stata definita dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani “capitale dei crimini contro le donne”, con oltre 400 donne uccise negli ultimi 10 anni in seguito a mutilazioni, stupri e torture e ancor più numerose persone scomparse (si presume 600).Molte di queste donne, perlopiù giovanissime, sono operaie nelle maquiladoras (fabbriche che lavorano con contratti di subappalto sul confine) e vengono rapite mentre vanno al lavoro o al momento in cui rincasano la sera, senza lasciare la minima traccia e senza che le forze dell'ordine investighino su queste brutture.
Purtroppo questa drammatica situazione di violenza è a tutt'oggi incontrollata e non protetta dalla polizia locale.
Il tam-tam sul significato che evoca questa collezione di makeup si genera in modo virale, e a tutti appare evidente come "Ghost Town" "Sleepless" "BorderTown" e "Quinceañera" altro non sono che tristi richiami alla realtà che hanno visto con il loro viaggio le due stiliste di Rodarte.
Moltissime le persone scandalizzate dal fatto che ci si possa servire di una situazione così estrema per meri fini di marketing, e per di più che M•A•C, da sempre così impegnato nel sociale, abbia legato il suo brand a una campagna decisamente controversa e senza evidenziare un suo impegno concreto per la popolazione di Juarez.
Ecco che per placare la rabbia e per chiarire la propria posizione, M•A•C rilascia questa dichiarazione: "Comprendiamo che i nomi dei prodotti nella collezione M•A•C per Rodarte hanno offeso alcuni dei nostri clienti e fans. Questo non è mai stato il nostro intento e ne siamo spiacenti. Stiamo ascoltando con attenzione i commenti che riceviamo e siamo grati a coloro che hanno dimostrato preoccupazione e portato alla nostra attenzione tutto questo. M•A•C darà una parte dei ricavi a coloro che necessitano di aiuto a Juarez. Stiamo cercando la maniera migliore per farlo. Siate certi che vi terremo aggiornati sui dettagli che riguarderanno i nostri sforzi in tal senso."
Rodarte rilascia questa nota: "La nostra collaborazione con M•A•C si è sviluppata dalle ispirazioni che abbiamo raccolto in un viaggio che abbiamo fatto in Texas lo scorso anno, percorrendo da El Paso a Marfa. La natura eterea di quel paesaggio hanno influenzato lo sviluppo creativo e la palette di colori desertici della collezione (NdR: si intende palette come gamma di colori) Siamo veramente tristi riguardo alle ingiustizie di Juarez e questo è per noi un tema molto rilevante. La collaborazione con M•A•C è intesa come celebrazione della bellezza del paesaggio e della popolazione nelle aree in cui abbiamo viaggiato."
Il buono di tutto questo, e non smetterò di sostenerlo, è che per quanto sia stato sfortunato l'impatto di questa release con l'opinione comune, questo caos è stato assolutamente benefico per far conoscere il dramma finora muto di Juarez a moltissime persone che lo ignoravano (me compresa); certo è un "successo" che questa cittadina conquista dopo il silenzio e l'indifferenza di molti, troppi anni. Tutto questo fa riflettere sulla potenza di comunicazione che certi brand hanno, e sui confini estremi che vengono ridisegnati ogni volta che la monetizzazione supera limiti etici. Cosa pensate al riguardo?


9 commenti:

  1. Grazie per aver pubblicato questo post. Proprio questa mattina sono venuta a conoscenza di tutto questo perchè anch'io, come te, non ne sapevo nulla. Sono contenta da un lato, perchè come dici anche tu, questo può servire per portare a galla una situazione a molti ancora sconosciuta. Dall'altra non mi piace affatto questa mossa di Mac. E i nomi dei prodotti li trovo di pessimo gusto. Mi dispiace, ma non comprerò niente di questa collezione.

    RispondiElimina
  2. @ HypnoticLullaby, ho letto che in molti hanno intenzione di boicottarla ma considerando che in parte andrà in beneficenza proprio per aiutare gli abitanti di Juarez, forse sarebbe un peccato non sostenerla.Ma questo è solo il mio personale parere.

    RispondiElimina
  3. Hai ragione Veronica, il fatto è che, a quanto sembra, solo in un secondo momento Mac ha deciso di devolvere "una parte" (imprecisata) dei ricavi. Insomma, non vorrei sbagliarmi, ma non mi sembrava il loro obiettivo fin dall'inizio; questo sembrerebbe essere più un tentativo di recupero della situazione, e la cosa mi piace sempre meno.
    :-(

    RispondiElimina
  4. Non conoscevo nulla di questa drammatica realtà, quindi a prescindere da come siano andate le cose, almeno c'è stato modo di venirne a conoscenza.
    Grazie per l'articolo.

    RispondiElimina
  5. neppure io ero a conoscenza degli orrori che queste donne devono sopportare... e a volte si ha bisogno di campagne pubblicitarie scomode x attirare l'attenzione... se cosi fosse MAC ha fatto colpo... ma credo a qnt dice HypnoticLullaby .. che sembra più un tentativo x recuperare la situazione.!!
    Ma anche boicottarla nn sarebbe giusto... cmq , anke se pochi.. ci sn dei soldi che andranno ad aiutare delle donne che hanno subito delle violenze.... boh,... nn saprei proprio!

    RispondiElimina
  6. Io non uso cosmetici, e sto facendo una campagna di boicottaggio dei prodotti MACS sul mio sito.
    Il femminicidio non è uno scherzo, avrebbero dovuto ritirare la campagna e cambiare nome ai prodotti.

    Qui si può firmare la petizione internazionale contro questa campagna pubblicitaria:
    http://www.ipetitions.com/petition/macrodarte/

    Il mio articolo
    http://www.vandilli.it/blog/?p=1423

    RispondiElimina
  7. Meritate schiaffi in pieno viso...la vostra mancanza di informazioni ( visto che andrete alla mera ricerca solo di gossip e news sulla Moda&Makeup) non giustifica la strumentalizzazione di un fatto così grave per farsi pubblicità! E' disgustosamente fuori luogo visto che abbinare makeup a femminicidio è assurdo! Quelle famiglie hanno perso dei familiari, donne uccise e stuprate, agghiaccianti omicidi contornati da ignoranza e violenza repressa su corpi femminili...cosa diavolo mi significa una modella anoressica dipinta come un cadavere?! Cosa? Ma vergognatevi e informatevi di più

    RispondiElimina
  8. @ Valentina, forse non sei del tutto informata!Leggi il post successivo a questo!MAC cambierà i nomi dei prodotti e donerà una cifra in beneficenza alla popolazione colpita da questa tragedia

    RispondiElimina
  9. @ L'asterisco, ti stai rivolgendo a noi, che siamo due ragazze che gestiscono questo blog a livello "amatoriale" o ti rivolgi a MAC come azienda!Non si capisce dalle tue parole...

    RispondiElimina